Tipica della Valle Camonica, prende il nome da una località camuna (“Simoni” di Gorzone) nei pressi di Darfo Boario Terme, dove veniva estratta da abili cavatori e trasformata in portali, fontane, arredi funebri e altre opere di arredo urbano.
E’ una pietra di colore violaceo, che si può facilmente notare camminando nei centri storici della bassa Valle Camonica, e il cui uso è documentato n dal XIV secolo. I cavatori distinguono una pietra Simona dura, una tenera e una semidura, a seconda del comportamento nella lavorazione: è infatti particolarmente adatta per la punta dello scalpellino, meno al taglio meccanico.
Se visitate il Parco archeologico delle incisioni rupestri di Luine, a Gorzone, sopra l’abitato di Boario, trovate nei pressi le tracce della cava di estrazione della pietra: una testimonianza imponente di come i camuni abbiano adato alle rocce dello loro montagne i segni molteplici di tutta la loro cultura materiale e immateriale.
Oggi la lavorazione della pietra simona è un’attività residuale, tuttavia essa rappresenta ancora un elemento caratteristico della produzione artigiana, che denisce un’architettura anonima e diffusa, che diventa un elemento “naturale” del paesaggio urbano della Valle Camonica.