Attraverso un lavoro capillare di ricerca sul territorio, da qualche anno l'associazione Coda di Lana organizza punti di raccolta in varii comuni della Valcamonica in occasione della tosatura primaverile delle greggi. L’associazione ha un progetto ben chiaro: raccogliere la lana che i pastori camuni sono costretti a considerare e a trattare come un rifiuto e farne materia prima che le mani esperte di Maria, le due Silvia e Marina trasformeranno pazientemente in cappelli, mantelline, trapunte, guanti, contenitori vari. Si infeltrisce, si tesse, si la e si realizza. Attraverso i processi del lavaggio, fatto alle fontane solo con acqua, della cardatura con mezzi artigiani senza energia elettrica ma solo manuale per ottenere la lana cardata (pettinata). Inizia poi la lavorazione del feltro, ovvero la creazione di oggetti attraverso l'impiego di lana, acqua sapone e manualità.