Sin dalla Preistoria vi è traccia, in Valle Camonica, dell’uso del telaio e dell’arte della tessitura. Il telaio a pesi è il tipo di telaio molto semplice che veniva usato nell'antichità: fu il primo tipo di telaio inventato dall'uomo, nel periodo neolitico, e rimase in uso presso popoli antichi del Mediterraneo n dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente. Le immagini che li rappresentano sono molte: incise nei grati della Valle Camonica, sui vasi attici, negli affreschi di Pompei. Oltre la preistoria da fonti storiche si deduce che in diverse località delle media e bassa Valle Camonica n dal Medioevo esisteva la lavorazione tessile: si coltivava il lino per la produzione di tessuti nei comuni di Vione, Vezza d’Oglio e Incudine; la canapa era prodotta tra Monno e Ponte di Legno; la lana veniva lata a Cemmo, Esine, Cividate e Niardo; data la crescita dell’allevamento di bachi da seta nel 1844 nascono setici industriali ad Artogne e Gianico ove vengono attivati 7 opici tessili che impiegavano 116 operaie.
In breve la storia della tessitura in Valle Camonica racconta una liera antica di “economia pastorale”. L’antica tradizione tessile del territorio si è irrobustita sul nire dell’Ottocento con vari insediamenti industriali che in qualche decennio hanno dato vita a una liera economica importante che ha sostenuto l’economia locale: Vittorio Olcese realizzò in Valle Camonica ben due cotonici, nel secondo Dopoguerra si insediarono varie e importanti aziende tessili nazionali, entrate prepotentemente in crisi negli anni ’90 del secolo scorso.
Oggi, dopo le crisi degli ultimi decenni, la dimensione industriale del settore tessile non ha più una valenza prioritaria per l’economia del territorio, ma si stanno rafforzando percorsi di valorizzazione di esperienze artigiane in grado di rinsaldare la millenaria tradizione con un “saper fare” più contemporaneo e innovativo.