ECONOMIA DI UN TERRITORIO

Nella Valle dei Segni IL RACCONTO DELLA VALLE

In Valle Camonica, il processo di industrializzazione del territorio che si è sviluppato nel corso del Novecento, è stato facilitato da alcuni elementi specifici: l’ampia disponibilità di alcune risorse primarie indispensabili alla produzione industriale (acqua, suolo, manodopera attiva), una tradizione produttiva legata in particolare alla filiera siderurgica (dall’estrazione del minerale alla lavorazione del prodotto finito), lo sviluppo dell’energia idroelettrica, come elemento propulsivo strategico della crescita economica del Paese e contemporaneamente dello sfruttamento del territorio montano e delle sue risorse.

Sono processi sostenuti da un sistema sociale fortemente ancorato ai valori del lavoro, inteso anche come elemento di riscatto dalla condizione rurale e montana, e dalla nascita di  un sistema finanziario locale capace di convogliare il risparmio verso l’investimento e verso l’azione mutualistica.

Oggi non è più così! Sotto la coltre della crisi economica globale emergono anche in Valle Camonica gli elementi che prefigurano un periodo di transizione e di passaggio: ci si lascia alle spalle la cultura manifatturiera legata all’industria pesante, importata dal modello nazionale, e si introduce gradualmente verso la costruzione di una sua specifica identità produttiva territoriale.

Sono vari i segnali di questo cambiamento: l’incremento della cura territoriale, con il miglioramento del paesaggio di mezza costa e il recupero delle produzioni agricole più o meno tradizionali; la rivitalizzazione culturale e turistica attraverso i progetti di enti ed operatori del settore, la rinascita dell’artigianato locale, che si affaccia su materie e processi nuovi, in particolare nelle aree di fondovalle.

Perché questa rinascita si consolidi, e diventi elemento strutturale del sistema produttivo della Valle Camonica, è necessario che segua la strada della qualità e dell’innovazione,  attraverso la costruzione di una nuova identità culturale del “fare impresa”.